Assassin's Creed III
Ciao a tutti ragazzi, continuo questa rubrica aggiungendo un altro titolo che ho completato totalmente, successivo ad assassin's creed Revelation, anche se sinceramente mi ha lasciato con l'amaro in bocca in quanto pensavo fosse un seguito ancor meglio del vecchio titolo, ma non mi ha fatto cosi tanto impazzire, sarà che le mie attese erano veramente alte ma ricordo benissimo la mia delusione. Ubisoft in quel periodo stava vivendo il miglior momento per quanto riguarda le vendite e questo doveva essere il vero salto di qualità che portava questo titolo sul tetto del mondo. Quando si parla di Assassin's Creed spesso si tende a dimenticare che tutto comincia con Desmond, colui che è il contenitore di tutte le storie raccontate, e che ha ereditato il destino del mondo. Desmond è un ragazzotto dei nostri tempi che grazie ad un macchinario chiamato Animus riesce a rivivere la storia dei suoi antenati combattendo e affrontando le grandissime battaglie della storia .
L'incipit di questo capitolo sarà affidato a Haytham che ci aiuterà a contestualizzare il periodo storico e creando un background emozionale, che ci introdurrà in tutti i crismi è Connor, il futuro aiutante delle nostre scorribande nelle colonie. Per meglio introdurre il personaggio e instillare quel senso di affezione nel nuovo protagonista, le prime sequenze ci regaleranno un Connor prima bambino poi adolescente e infine adulto e addestrato, in un crescendo che gli sviluppatori hanno pensato di utilizzare anche come semplice tutorial per introdurre le meccaniche legate alla vita di frontiera. Questo capitolo sfrutta un nuovo contesto storico e geografico fino in fondo, affianca il classico gameplay cittadino ad un consistente porzione di vita all'aperto. Le origine di Connor ci permetteranno di scoprire nuove sfaccettature dei gameplay, a partire proprio dalla nostra abilità di scavo. Attivando la visuale dell'aquila appariranno dei punti di interesse che se selezionati ci daranno informazioni contestuali in base alla nostra attività.
Durante una partita a nascondino o mentre seguiamo dei nemici, ridurranno via via l'area nella quale le nostre prede si stanno celando, mentre nelle battute di caccia ci potranno dare informazioni utili sugli animali che sono soliti pascolare in quella zona, conoscendo tutte queste abilità poi dipenderà da noi catturare o meno le prede e in che modo, ma attenzione che non siamo gli ultimi della catena alimentare e quindi potremo anche essere attaccati da un Grizly affamato. Interessante rispetto agli altri titoli è il combattimento in gruppi con molti passi in avanti, potendo utilizzare dei trucchetti molto interessanti, quando i nemici ci staranno per attaccare avremo un campanello che ce lo mostrerà. Le battaglie sono molto più caotiche ma le difficoltà rimangono molto basse. Un gioco che fa dell'ambiente e il luogo storico il suo punto forte pecca un po sulle missioni, in quanto devono necessariamente essere modificate. In ogni quest nonostante ciò ci sono interessanti cambiamenti rispetto al percorso che si sceglie. Una novità interessante è l'online che comporta un grande aumento delle ore di gioco. Ripeto la mia idea che Ubisoft ha un po toppato in questo titolo ma non nego di averlo finito al 100% in quanto amante di questo titolo, non potete proseguire senza prima fare questo titolo.
