Recensione - Call of Juarez: Gunslinger
Sviluppato da Techland e pubblicato nel 22 maggio 2013 per le console Old-gen (PS3, Xbox 360) e per PC, Call of Juarez: Gunslinger è il quarto titolo della serie di Call of Juarez, di genere dei sparatutto in prima persona, a tema western. L'accoglienza fu positiva, con una media di voti di 8, lodando l'ambientazione, impianto narrativo e il gameplay di arcade, ma criticando l'impianto grafico, intelligenza artificiale e altro.
La trama racconta le vicende del cacciatore di taglie Silas Greaves, finito in un saloon a raccontare la sua storia a delle persone che variano da suoi ammiratori a chi lo vede come un bugiardo. Nella sua carriera, infatti, Silas ha dovuto affrontare o combattere affianco di fuorilegge famosi, alcuni saliti alla leggenda.
La gestione della storia varia tra flashback e scelte che non ha fatto il protagonista. Detta così non è molto facile da capire, ma lasciatemi spiegare.
Silas è un ca***ne, nel senso che nel raccontare la sua storia, potrà tralasciare alcuni dettagli, li potrà cambiare, oppure potrà dire di aver preso una certa strada, una strada molto pericolosa, dove avrà poche possibilità si sopravvivenza, per poi riavvolgere il tempo (visto che si parla di una storia vecchia del passato) e dire di aver preso la strada più sicura, che ogni volta casualmente non avrà notato. Detto così vi sembrerà un gioco troll, ma vi dico che una cosa così fatta bene e così originale, visto che non l'ho mai vista in altri titoli, che vi farà ridere e rendere questo aspetto indimenticabile.
Il gameplay è impostato come Arcade, quindi sarà molto frenetico ed adrenalinico, nella storia ma anche nella modalità apposita per i punteggi e le classifiche. Le armi sono poche, ma ognuna ha uno shotting unico e adatto in alcune situazioni, quindi questa problema del poco numero si risolve.
Silas, oltre ad avere una mira e una velocità di prendere l'arma incredibile, ha anche due abilità speciali: la concentrazione che permette di rallentare il tempo e inquadrare i nemici, e il Senso della morte che permette di rallentare il tempo e di poter schivare il proiettile, che senza l'abilità ci avrebbe ucciso.
Quindi, il mio commento è: Consigliato se vi piace il western. Il gameplay è frenetico, infatti con la presenza di punti e combo fa si che questo titolo possa rientrare nei Arcade fatti bene del vecchio decennio. La grafica è particolare, anche se la pulizia non è ottimale. L'intelligenza dei nemici è standard, come le armi presenti. Da sottolineare la modalità arcade e i duelli, modalità di gioco che acconpagnano la storia aumentando la longevità del titolo. Mancanza di un doppiaggio italiano che si nota visto l'utilità nelle fasi di shooting.
Il mio voto: 4.25/5
E anche questa recensione è finita, spero vi sia piaciuta. Consigliatemi altri giochi da recensire, li farò in meno tempo possibile. Supportatemi lasciando 5 stelle e un commento. Ciao.