Top 100 curiosità su Super Mario (Terza parte)
Benvenuti nella seconda parte delle 100 curiosità su Super Mario, il nostro idraulico che corre a salvare la principessa preferito. Dopo oltre 30 anni di serie è giusto farci una top 100 solo per lui. Se ne sapevi qualcuna di queste curiosità dilla pure nei commenti, sii sincero però, oppure dici quale ti è piaciuta di più. Senza troppe chiacchiere, iniziamo.
In ventesima posizione: Mario è italo-americano, visto le sue esclamazioni in italiano come "Mamma mia" e i suoi prorompenti baffi, alternati a un parlato con accenti americani abbastanza formali.
In ventunesima posizione: Nel primo Super Mario si può saltare oltre l'asta di fine livello, infatti nel mondo 3-3 le piattaforme sono abbastanza alte da permettere questo salto oltre l'asta. Che cosa ci sarà dopo? Un livello segreto? Un bonus che aumenta le abilità? Niente di tutto ciò, solo un muro che non finisce mai. Visto che non è possibile tornare indietro bisogna solo andare avanti, aspettando che finisca il tempo e si muore. Ancora oggi non si sa se era uno scherzo del programmatore oppure è stato fatto per errore.
In ventiduesima posizione: Il font usato per il titolo del primo Super Mario è lo stesso usato per il titolo "Amiibo", action figure della Nintendo.
In ventitresima posizione: Quando negli uffici americani della Nintendo si stava decidendo quale nome decidere per il personaggio, entrò nell'ufficio Mario Segale, proprietario dell'edificio, interrompendo la riunione in corso, da qua in poi si decise il nome che tutti noi conosciamo. C'è però un'altra versione della storia, dove si dice che il nome Mario venne dato visto le somiglianze fisiche del personaggio e questo Mario Segale.
In ventiquattresima posizione: Per il venticinquesimo anniversiario di Super Mario Bros, la Nintendo rilascio la versione un pò ritoccata del primo capitolo della serie per Wii. L'unica differenza tra questa vesione e l'originale erano i blocchi con i punti di domanda, nella versione per Wii quest'ultimi erano sostituiti con il numero 25.
In ventiseiesima posizione: A differenza di quello che dicono in molti, Bowser non è un drago sebbene sputi fuoco dalla sua bocca, ma una tartaruga alta più di due metri, visto anche la presenza di un guscio alle sue spalle.
In ventisettesima posizione: L'aspetto inconfondibile di Mario, in realtà, nasce dai limiti della tecnologia dell'epoca, infatti Miyamoto, quando doveva creare il modello di Mario, aveva a disposizione solo una manciata di pixel, ma aveva dei assi nella manica: il naso grosso permetteva di indentificare subito il volto, i baffi evitavano di disegnare la bocca e il capello toglieva il problema di animare i capelli. Voilà.
In ventottesima posizione: I livelli venivano inizialmente realizzati su carta, le rispettive modifiche venivano fatte su un foglio di carta trasparente.
In ventinovesima posizione: Miyamoto voleva fin dal primo Super Mario un dinosauro cavalcabile, ma ci vollero ben 6 anni benchè la tecnologia potesse fare ciò.