Assassin's Creed Odissey
Ciao a tutti e bentrovati nella rubrica Ubisoft, l'ultimo titolo al momento uscito della saga Assassin's Creed è il capitolo Odissey. Ubisoft prova a dare nuova linfa alla sua saga più famosa con Assassin's Creed Origins, un capitolo che descrive gran parte della formula ludica e della serie senza però snaturarne lo spirito. L'introduzione di alcuni elementi del gioco di ruolo e del combat sistem completamente rivoluzionato, donano al titolo una profondità inedita, si tratta insomma di un'opera monumentale e ambiziosa, eppure incapace di osare fino in fondo e di approfondire a dovere tutti gli aspetti che la caratterizzano. E' sul fronte narrativo che Odissey inizia a prendere le distanze dai capitoli precedenti, siamo nel 453 A.C in Grecia nella guerra del Peloponneso, Sparta contro Atene, ai tempi di Pericle, Socrate ed Erodoto quando il mondo illenico rappresentava a tutti gli effetti la civiltà di occidente. A quanto pare uno degli oggetti del leiden sarà anche in questo capitolo protagonista.
Kassandra e Alexius sono i protagonisti, guerrieri spartani cresciuti a Cefalonia, una scelta puramente estetica perchè entrambi vivono di fatto la stessa identica storia. Se però l'evoluzione della trama finora era sempre stata lineare, stavolta Ubisoft preferisce puntare sul finale multiplo e lasciare al giocatore la libertà di decidere il proprio cammino, che sia una truce spietata vendetta o un viaggio alla ricerca della propria famiglia, non solo gli archi narrativi principali, ben tre e profondamente intrecciati tra di loro, ma anche le missioni secondarie spesso pongono il giocatore di fronte a scelte difficili e tutte influenti nel breve o nel lungo periodo. Superficialità e scarsa attenzione rischiano di essere pagate care nel corso della storia del capitolo, tutto poi mette risalto la nuova modalità esplorazione, dove è il giocatore a dover trovare le destinazioni e obiettivi in base agli indizi raccolti, in quelle che tra l'altro è il mondo più vasto e vario mai visto nei capitoli Ubisoft.
La mappa è circa il 60% più grande rispetto a quella già estesa di Origins, se poi si considera che le enormi distese di sabbia sono state sostituite da villaggi monumenti, grotte tortuose, numerevoli isole, diventa evidente come Odissey abbia più raddoppiato la quantità di gioco a disposizione del giocatore, tanta quantità e qualità, ma anche profondità, quindi perchè per quanto rimangano le classiche quest intuitive, la maggior parte dell'offerta di Odissey è concreta, curata e corposa. Per fortuna esplorazione e progresso sono ben equilibrati grazie alla divisione delle regioni per livello, estendendosi cosi tanto Ubisoft ha diluito la crescita del personaggio per adattarsi all'esperienza di gioco. Grazie all'introduzione delle nuove abilità è possibile potenziare Kassandra o Alexius con skill speciali, da utilizzare consumando adrenalina, una barra caricabile attaccando, schivando i nemici, dall'iconico calcio in spalla alle lame infuocate questo titolo è molto più divertente dei precedenti, buon game.